LA “SCUOLA DI APPLICAZIONE DI PONTI E STRADE”: LA PRIMA FACOLTA’ DI INGENERIA ITALIANA (Parte 1)

La “Scuola di applicazione di ponti e strade” è la prima facoltà di ingegneria italiana ed una delle prime d’Europa. Essa rappresenta un vanto non solo per la città di Napoli e per il suo più antico ateneo, ma per tutto il meridione; in quanto questo traguardo fu raggiunto proprio da quello che fino a pochi anni fa era considerato il più retrogrado degli stati preunitari, anche se i fatti dicevano tutt’altro. La scuola fu istituita nel periodo murattiano, ma può essere considerata un’evoluzione del “Corpo degli ingegneri militari” creato durante il periodo di riforme dell’illustre Carlo di Borbone.

LE ORIGINI

IL CORPO DEGLI INGEGNERI MILITARI

Con la venuta di Carlo di Borbone e la decisiva sconfitta austriaca nella battaglia di Bitonto, avvenuta il 25 maggio 1734, terminò il lacerante periodo vicereale e ritornò la tanto agognata indipendenza dei regni di Napoli e Sicilia. Fu in questi anni che il nuovo re iniziò la “stagione delle riforme” e tra queste abbiamo l’istituzione del “corpo degli ingegneri militari”, riordinato una prima volta nel 1742, poi nel ’52. Nello stesso periodo gli ingegneri militari presero parte di numerose giunte di nomina regia, da quella dei Siti Reali a quella dei tre ingegneri alla Soprintendenza delle Strade, ai quali, tra il 1748 ed il 1798 fu affidata la direzione e la manutenzione delle cosiddette “infrastrutture di conto regio”, ovvero il principale capitolo, a quell’epoca, nel campo delle opere pubbliche.

soldati del corpo del genio

L’INCORPORAZIONE NEL “CORPO DEL GENIO”

L’11 dicembre 1788 il corpo degli ingegneri militari venne sciolto, per poi confluire otto anni dopo, nel 1796, nel nuovo “Corpo del Genio”. Questo era impostato sul modello francese ed ebbe un notevole riordino nel 1806. In esso confluì anche il “Corpo degli ingegneri idraulici”, fondato con specifiche mansioni in base al regio editto del 2 luglio 1785. L’importanza di avere un Corpo Idraulico indipendente dal Corpo del Genio verrà però sottolineata nel 1802, ma la sua ricostituzione avverrà solo nel 1815. Il ribattezzato “Genio Idraulico” resterà autonomo fino al 1842.

IL VIAGGIO IN FRANCIA

Va ricordato il viaggio fatto in Francia, all’epoca nazione più all’avanguardia in campo ingegneristico, nel 1787, da alcuni ufficiali del “Corpo Idraulico”, avente come oggetto i principali (e più moderni) porti della nazione. Qui i giovani ingegneri ebbero modo di conoscere l’ingegnere Perronet (vero mito dell’ingegneria europea). Su sua iniziativa, nel 1747, era stata fondata a Parigi l’École des Ponts et Chaussées, con il compito di preparare i tecnici militari del Corp des Ponts et Chaussées (formato nel 1716). La scuola crebbe sotto la guida di Perronet fino alla fine degli anni settanta del ‘700, divenendo ben presto un organismo di grande efficienza burocratica e scientifica.

Stampa raffigurante l’ingegnere Peronnet