RITORNIAMO ALLE ORIGINI: LA MAGNA GRECIA

Già nell’ VIII secolo A.c. nel meridione sorgeva la prospera civiltà della Magna Grecia che fu un’oasi di arte, cultura e civiltà.

LA STORIA

I primi tentativi di colonizzazione si ebbero a opera di Achei e Cretesi già in età arcaica, tuttavia furono le poleis greche a fondare le prime vere colonie. I colonizzatori erano cittadini greci che cercavano una vita migliore ripercorrendo le stesse vie migratorie già affrontate dai loro antenati. Le spedizioni erano organizzate dalla madrepatria che forniva mezzi tecnici, risorse umane e rifornimenti in cambio di un’alleanza commerciale (di mutuo beneficio) con la nuova città. I coloni si scontrarono con le popolazioni locali, le cui società non erano complesse come quelle greche, in un primo momento soggiogandole e poi fondendosi con esse. Grazie alla fertilità della terra, ricca di boschi e di corsi d’acqua, e al supporto delle loro città d’origine i nuovi insediamenti si svilupparono a un punto tale da superare persino la Grecia orientale. È proprio da questo che nasce il nome “Magna Grecia”, letteralmente 《Grecia Grande》.

Città della Magna Grecia

URBANISTICA

L’organizzazione politica rimarcava quella della terra d’origine, divisa in città stato, con un governo oligarchico. La struttura urbanistica si richiamava allo schema di Ippodamo da Mileto secondo il quale la città era divisa in una griglia da strade, (principali e secondarie) che si incontravano ad angolo retto. Permaneva anche la suddivisione in città alta (Acropoli) e città bassa.

COSA RESE GRANDE LA MAGNA GRECIA

La Magna Grecia, grazie alla commistione con la cultura locale diede vita a una civiltà unica e molto vivace, che non ebbe nulla da invidiare alla Grecia stessa: se la Grecia antica è considerata la culla del pensiero occidentale noi non fummo da meno! Nella nostra terra sorsero le antiche scuole filosofiche di Parmenide di Elea e quella pitagorica, fondata a Crotone da Pitagora di Samo. Fu quest’ultimo, a dare, prima di Galileo, un’ importanza fondamentale alla matematica, intesa da lui come principio costitutivo della realtà. Sempre a Pitagora risale l’omonimo teorema dei triangoli rettangoli e la definizione dei rapporti armonici. Ricordiamo anche Archimede di Siracusa, il matematico, fisico e inventore a cui dobbiamo la scoperta della spinta idrostatica, il principio della leva e innumerevoli altre meraviglie che ideò prima di morire durante l’assedio romano, in difesa della propria città. Tra i letterati non possiamo ignorare Livio Andronico, lo schiavo di Taranto, che fu primo poeta della letteratura latina e autore dell’ “Odusia”, primo poema epico latino.

Pitagora